Edificata nel 1630 per volere della famiglia Borra per preservare la popolazione dal terribile contagio della peste che a quei tempi stava decimando il Piemonte. Testimonianze confermano che Bene come la vicina Cherasco, rimase miracolosamente illesa dal terribile flagello. Agli inizi del 1800, sotto il presidio francese, la chiesa fu adibita a teatro, come ancor oggi ricordano le scritte in francese di via Racchia e via Vittorio Emanuele, divenute all’epoca Rue du Spectacle e Rue du Thèatre. Sulla facciata esterna compare un affresco ottocentesco opera del Cav. Andrea Vinai raffigurante la Beata Vergine sulle nubi, Santa Elisabetta e San Rocco. Il bel portale barocco presenta linee mosse e volumi marcati. All’interno l’ancona di fondo raffigura la presentazione al Tempio di Maria Vergine posta tra San Rocco e Santa Elisabetta, mentre in una nicchia vi è la statua ottocentesca di San Rocco. All’esterno sul lato destro il lavatoio, memoria di un recente passato.